lunedì 6 febbraio 2012

I furti del Duemila


Prossimo post Giovedì 9 febbraio


Che cosa ci aveva portato infatti il Duemila se non la rapida fine delle sicurezza in meno di dieci anni. Che le crisi succedutesi erano proprio lì per scrollare l’albero del vatuttobene al quale ci eravamo abbarbicati con violento e insano desiderio. Che cosa ci aveva sottratto?
1.   La sicurezza economica, che ormai sapevamo in balia di fattori incontrollabili, ai più per lo meno.
2.   La sicurezza finanziaria, con risparmi di una vita esplosi in una qualcune delle bolle recenti: e-commerce, immobiliare, bondargentina.
3.   La sicurezza sanitaria, con febbri aviarie e suine e chissà che altro, che ci mancavano solo quelle floreali per metterci a terra.
4.   La sicurezza che la natura fosse nostra alleata o per lo meno sodale, mentre invece continuava ad attentare a noi con scrolloni e inondazioni da ogni lato.
5.   La sicurezza tout court, che c’era da ringraziare se il sole fosse calato sul pianeta senza lo che sfregio di un attentato avesse insultato il giorno, e ogni mattina uscivi con dentro l’ansia, sommessa e nascosta, che alla sera potevi contarti e mancava qualcuno.
Questo era il mondo che ci aveva regalato il nuovo splendido millennio. Glielo avrei restituito volentieri in cambio dalla rassicurante piattezza degli anni Settanta.
Eppure, in questo mondo impossibile, per dirla con Memo Remigi, che pochi sanno chi sia ma Wikipedia può aiutare, ora vedevo un filo, un sentiero. Una voce mi sussurrava, modesta e coraggiosa, che cera comunque un senso, e una via d’uscita.
Per questo baldanzosamente attraversai la strada, sorridendo mi presentati, e con calore salutai Parioletti e i soliti due che mi attendevano per la presentazione della mia proposta.

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