Prossimo post venerdì 30 settembre
Quarta domanda: di che cosa vuoi parlarmi oggi e perché? Non
iniziare ad imbonirmi con queste frasi molto americane: sì, ma da serial di provincia.
“Ho una buona notizia per lei”. La migliore sarebbe, se inizi così, che mi
annunci che hai deciso di andartene subito! Sii professionale. Dimmi quali sono
i punti che hai previsto di affrontare oggi. Perché hai previsto qualcosa. Lo
spero almeno. Non vorrai farmi credere che sei venuto da me senza avere in
mente di che cosa mi vuoi parlare? Che ci hai pensato solo mentre alla
reception attendevi innervosito che mi decidessi a farti salire? Che hai fatto
mente locale solo salendo le scale? Sarebbe veramente squalificante per te. E
allora di che cosa vuoi che parliamo? Ma soprattutto perché vuoi che ne
parliamo? Che valore c’è per me nell’affrontare con te questo discorso? Perché
se l’interesse è tutto tuo, mi spiace carissimo, ma quella è la porta. Il tempo
è denaro! E il mio costa e vale più del tuo. Quindi, veloce, essenziale,
efficiente: fammi una agenda motivata e avrai guadagnato qualche punto.
E poi, quinta domanda, quanto mi costerà tutto questo? Dieci
minuti? Un’ora? Tutto il giorno? Devo programmare io. Non amo sorprese. E non
amo furti. Non venirmi a dire “le rubo solo cinque minuti”. Se devi rubare, vai
altrove. Non qui. Io non mi faccio sottrarre tempo. Nemmeno lo regalo (“ha da
regalarmi pochi minuti?”). Quello che posso fare e farlo fruttare (“nella
mezz’ora che le chiedo di investire con me…”). Ecco, questo mi piace. Sarà una
parola un po’ stirata, lisa, ma fa sempre il suo effetto. Perché, come diceva
Nanni Moretti, “le parole sono importanti!”. Sii preciso: se dici mezz’ora che
mezz’ora sia. Se mi interessa, sarò io a chiederti di continuare.
E infine, sesta domanda, credi che io sia qui a fare da tappezzeria? Che non
conti? Mi vuoi in qualche modo coinvolgere? Che parte avrò io in tutto questo?
Vuoi chiedermi se sono d’accordo con quello che mi proponi o dai per scontato
che la tua abilità e il tuo fascino mi abbiano irretito al punto da non poter
che cadere ai tuoi piedi come i naviganti alle sirene? Chiedimi se voglio
procedere così o se intendo modificare i tuoi piani. Almeno mi rendi felice.
Riportando all’animo questi quesiti, riflettevo su come
impostare i primi istanti davanti a Parioletti con l’aiuto di Irene.
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