Prossimo post lunedì 3 ottobre
Irene contestava la necessità di dire qualche cosa su di
noi, asserendo che il Magnaga ci aveva già presentati. Accordato. Ciò detto
almeno una frasettina per posizionarsi me la sarei spesa.
E avrei cercato
di mettere in buona luce ciò che avevamo fatto per il Magnaga e per altre
aziende simili.
La discussione ci prese quasi un’ora, tempo ben investito se
mi avesse aiutato a guadagnarmi la fiducia del cliente. Lo avrei sperimentato
il giorno seguente.
La giornata era arrivata al suo mezzo. Ancora calda in
quell’ottobre che si sforzava di assomigliare a maggio. Si poteva stare ancora
in terrazza, il mio ufficio estivo. I due tavoli da picnic, eleganti e sobri,
erano coperti da fogli e appunti: più il segno di aspirazioni che il sintomi di occupazioni. Guardandoli non potei fare a meno di
sentirmi contento. Per quanto fosse assurdo, non ero preoccupato. Tutt’altro.
Come se presagissi qualche cosa, ma senza la follia ottimistica di chi recita a
se stesso quelle frasi idiote con le quali i propagatori di pensiero positivo
invitano ad avvolgersi. Piuttosto con un’ allegria radicata: quella sicurezza
che da bambini ci prendeva quando pensavamo che, per quanto in difficoltà si
fosse, ci sarebbe sempre stato qualcuno –papà, mamma- che ci avrebbe mostrato
la strada. E ci avrebbe tenuto fuori dai guai. Ho sempre desiderato realizzarmi
un quadretto che mostri i gigli dei campi e gli uccelli del cielo, colpito da
quel passo del Vangelo che li addita come esempi di fiducia. Sono sicuro che
alzare lo sguardo e vedere una simile immagine mi restituirebbe al cuore quella
pacatezza che a volte sfugge.
Perché ognuno di noi ha immagini che lo ispirano e gli
muovono dentro qualche cosa che lo rassicura e lo induce ad agire.
Trascorsi il pomeriggio immerso in pensieri e scrittura. Amo
molto scrivere e mettere su carta, ancorché ormai virtuale, mi aiuta a
riflettere e a mettere ordine. Faccio uso di strumenti che indirizzano le idee
e le configurano in alberi, mappe, grappoli così da poter essere più facilmente
comprese e spiegate. Sono un visuale e non solo tendo ad esprimermi per
immagini, ma anche a catturare la conoscenza più facilmente se è sotto forma di
disegno o schema.
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